Ubichinon Compositum 10 fiale da 2,2ml
Ubichinon Compositum in fiale: a cosa serve e controindicazioni
Dalla medicina omeopatica arriva Ubichinon Compositum di Guna-Heel, un medicinale che stimola l’attività del sistema enzimatico eventualmente danneggiato da malattie degenerative e aiuta a difendere l’organismo dalle tossine. Cerchiamo insieme di capire quali sono i vantaggi di questo prodotto e quali invece possono essere le eventuali controindicazioni.
A cosa serve l’Ubichinon Compositum?
L’Ubichinon Compositum serve a contrastare gli effetti negativi di alcune malattie degenerative sul nostro sistema enzimatico. Tali patologie possono bloccare o rendere difettose le funzioni enzimatiche che sono alla base dei meccanismi di difesa contro le tossine. L’Ubichinon Compositum ha importantissime funzioni antiossidanti e anti-radicali liberi e, inoltre, agisce in maniera positiva sul ciclo dell’acido citrico supportando quindi la disintossicazione cellulare.
Quali sono le controindicazioni dell’Ubichinon?
L’Ubichinon Compositum presenta delle controindicazioni in caso il paziente assuma farmaci eccitanti che possono andare in contrasto con gli effetti del prodotto omeopatico. Se si rientra in questa categoria di pazienti è bene consigliarsi con il proprio medico curante prima di iniziare il trattamento. L’assunzione di Ubichinon Compositum è sconsigliata anche per donne incinte o in fase di allattamento.
Per dovere di cronaca è necessario sottolineare che, come indicato nella pagina dedicata del sito ufficiale di Guna, Ubichinon Compositum è un medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate.
Ubichinon Compositum in fiale: prezzo
L’Ubichinon Compositum è venduto in fiale da 2,2 ml. Il prezzo consigliato di una confezione da 10 fiale è di €28,70 ma in alcuni negozi, online o fisici, sono presenti offerte molto convenienti su questo prodotto. Ricordiamo che l’Ubichinon Compositum va assunto iniettando una fiala a livello intra muscolare, sotto cutaneo o intra venoso un massimo di tre volte la settimana. La frequenza di somministrazione va ridotta in maniera proporzionale ai miglioramenti avvertiti e comunque è sempre auspicabile che l’intero trattamento avvenga sotto controllo medico.